Periodo fertile: come lo trovo?

Written by Dr. Pastorella
26 Maggio 2019

Come si trova e calcola il periodo fertile? Come puoi riuscire a capire quando è un buon momento per rimanere incinta?

Capire periodo fertile

Il periodo fertile nel ciclo della donna è al 12-14 giorno. Questo perché, in una donna che ha un ciclo di 28 giorni, il periodo dell’ovulazione è intorno al 14 giorno del ciclo (il primo giorno della mestruazione è il giorno numero 1). Poiché l’ovocita è fecondabile per poche ore dopo l’ovulazione, mentre gli spermatozoi rimangono efficaci per circa 2-3 giorni nelle vie genitali femminili, è conveniente avere rapporti in un periodo lievemente pre ovulatorio, appunto intorno al 12-14 giorno del ciclo. Tenete presente che una donna che ha un ciclo di 30 giorni in realtà ovula al 16 giorno del ciclo, quindi i rapporti più fertili saranno quelli intorno al 14-16 giorno. Se una donna mestrua ogni 32 giorni saranno al 16-18 giorno e così via.

Nei giorni più fertili la donna ha poi una secrezione vaginale trasparente, inodore, come “chiara d’uovo”. Questa è una indicazione di alto livello di estrogeni, che solitamente si associano al periodo dell’ovulazione. Tenete conto che però non tutte le donne vedono queste perdite. Se non ci sono queste perdite non vuol dire che non ci sia l’ovulazione!

Vi è però un altro elemento importante. Nel maschio avere rapporti troppo “mirati” causa un fortissimo stress emotivo che spesso porta, in qualche mese, ad un calo dell’interesse sessuale e a difficoltà di erezione.

Quindi il consiglio è di non “mirare troppo” i giorni “giusti” per i rapporti. Se riuscite a avere un rapporto ogni 2-3 giorni, in qualsiasi momento avvenga l’ovulazione saranno presenti spermatozoi mobili.

Ovodonazione: cos’è e come funziona la donazione di ovuli

Fra le diverse tecniche di fecondazione assistita, quella che da sempre genera più interrogativi è l'ovodonazione, la donazione di ovuli, una tecnica di secondo livello eterologa. Oggi cerchiamo di fare chiarezza su questo trattamento e di rispondere a tutte le...

Vaccino Covid-19: il rischio di trombosi è aumentato dall’uso di pillola contraccettiva o dalle terapie di PMA?

Amo essere pratico. Non mi piacciono le cose non dette chiaramente. Vado, quindi, subito alle conclusioni. Allo stato attuale delle nostre conoscenze non vi è alcuna controindicazione a vaccinare contro il COVID19 chi usa la pillola contraccettiva (o che faccia una...

Vaccino Covid-19 in gravidanza: è sicuro?

Non c’è dubbio che la gravidanza, o la possibilità di essere in gravidanza, crei molti dubbi nelle donne per quanto riguarda l'opportunità della vaccinazione anti covid.  È vero anche che spesso, per una giusta questione di prudenza (e anche per aspetti medico...

Articoli correlati

Vaccino Covid-19 in gravidanza: è sicuro?

Vaccino Covid-19 in gravidanza: è sicuro?

Non c’è dubbio che la gravidanza, o la possibilità di essere in gravidanza, crei molti dubbi nelle donne per quanto riguarda l'opportunità della vaccinazione anti covid.  È vero anche che spesso, per una giusta questione di prudenza (e anche per aspetti medico...

leggi tutto
Mancato attecchimento embrionale

Mancato attecchimento embrionale

Perché l'embrione non si è attaccato all'endometrio? Perché non abbiamo avuto la gravidanza pur trasferendo degli embrioni di grado A? Perché non si è verificata una gravidanza pur trasferendo una blastocisti sana nel trattamento di transfer? Le ragioni del mancato...

leggi tutto

Disclaimer

Il parere espresso dal dr. Pastorella è ispirato alla domanda della paziente. Viene quindi affrontato l’argomento in modo generico, non conoscendo ovviamente l’anamnesi della coppia e la situazione clinica. Le pazienti devono far riferimento, per il loro caso personale, al Centro o allo specialista che le segue. Non devono modificare spontaneamente alcuna terapia né prendere decisioni su questi generici consigli.

Commenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il parere espresso dal dr. Pastorella è ispirato alla domanda della paziente.
Viene quindi affrontato l’argomento in modo generico, non conoscendo ovviamente l’anamnesi della coppia e la situazione clinica.
Le pazienti devono far riferimento, per il loro caso personale, al Centro o allo specialista che le segue.
Non devono modificare spontaneamente alcuna terapia né prendere decisioni su questi generici consigli.