Ti stai chiedendo perché non rimani incinta nonostante gli esami e test di fertilità siano positivi e cosa fare in merito?
Bene, devi sapere che la gravidanza è una “questione di probabilità“. Quanto più aumenta la durata dell’infertilita (cioè si supera un anno di ricerca di gravidanza) tanto più decresce la possibilità che sia “solo sfortuna” e aumenta la possibilità che ci sia invece un vero problema.
I nostri esami di fertilità (fondamentalmente il controllo delle tube, il controllo dell’ovulazione e lo spermiogramma) sono fondamentalmente imprecisi. Per esempio:
- se le tube sono aperte non è detto che gli spermatozoi ci passino
- né che uno spermatozoo che a noi appare normale sia in realtà in grado di entrare nell’ovocita e fecondarlo.
È quindi chiaro che più aumenta la durata dell’infertilità, più è probabile che ci sia veramente una causa che impedisce la gravidanza ma che questa non riesce ad essere individuata.
Cause dell’infertilità
È sempre molto difficile stabilire quali siano le cause di una infertilità, soprattutto perché non è detto che la causa sia unica, ma non si può escludere un’associazione di più cause, ognuna con “pesi” diversi sull’infertilità.
Le nostre capacità diagnostiche sono molto deboli. Quante volte diagnostichiamo delle tube chiuse e poi la paziente rimane incinta spontaneamente? In questi casi evidentemente la diagnosi di tube chiuse era erronea. Quando noi stabiliamo che una donna ovula, in realtà noi stabiliamo che il follicolo, che dovrebbe contenere il ovocita, si rompe. Ma dentro c’era un ovocita? Era un ovocita di buona qualità? Questo ovocita cade nella tuba o si disperde all’esterno? La tuba ha contrazioni regolari e muove regolarmente le ciglia per poter spostare sia l’ovocita che gli spermatozoi?
Essendo quindi la diagnosi assolutamente imprecisa, non bisogna chiedersi perché non rimango incinta ma bisogna chiedersi perché sta passando troppo tempo (più di un anno) e non rimango ancora incinta? Se questo tempo è passato vuol dire che una causa c’è e non devo cercare la causa, perché è molto difficile trovarla, ma devo cercare la soluzione. A questo serve la PMA. A cercare la soluzione, non la causa.
L’endometriosi
L’endometriosi è causa importante di infertilità soprattutto per due aspetti:
- causa aderenze e quindi può alterare il trasporto degli spermatozoi nelle tube e la caduta del ovocita nella tuba stessa
- causa cisti a livello ovarico che ovviamente distruggono parzialmente l’ovaio e di conseguenza causano una riduzione importante della riserva ovarica (un abbassamento dell’AMH).
Se poi vi è la necessità di un intervento chirurgico, questo, anche se fatto da esperti operatori, tende a ridurre ulteriormente la quantità di ovaio sano. Per questo noi, dal punto di vista della procreazione assistita, non consigliamo mai di operare l’endometriosi a meno che questa non sia molto dolorosa per la paziente o non causi delle cisti che rendono inaccessibile l’ovaio, non permettono cioè di aspirare i follicoli per ottenere gli ovociti in una FIVET.
In caso di endometriosi, quindi, conviene pensare molto velocemente a tecniche di fecondazione in provetta che possono “scavalcare” le tube e quindi permettere di ottenere la gravidanza anche se queste sono danneggiate. Altra importante raccomandazione è quella di operare solo se vi è la stretta necessità di farlo (soprattutto se l’endometriosi causa dolore oppure alterazioni anatomiche importanti, quali restringimenti dell’uretere, dell’intestino ecc…).
Potrebbe essere anche ragionevole pensare, se si è giovani, all’autoconservazione ovocitaria.
Questa tecnica permette di congelare gli ovociti per fare in modo che, se l’endometriosi dovesse diventare più importante in seguito, si abbiano comunque degli ovociti congelati “da parte” che possono essere utilizzati per gravidanze in età avanzata.
Sindrome dell’ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico è la causa più frequente di infertilità di tipo ovulatorio. Le pazienti con ovaio policistico mestruano in modo molto irregolare e ovulano in modo altrettanto irregolare. Non è raro che ovulino una volta o due all’anno, o anche meno.
È però una delle cause di infertilità più facile da risolvere. Per fortuna abbiamo a disposizione farmaci e tecniche per poter fare ovulare abbastanza facilmente queste pazienti. In questi casi, per esempio, se le tube sono aperte e l’esame seminale è regolare bastano anche delle tecniche molto semplici quali rapporti mirati nel momento dell’ovulazione da noi provocata.
Il farmaco classico che si usa in questi casi è il citrato di clomifene (clomid), ma noi abbiamo farmaci molto più facili da utilizzare, e molto più sofisticati, per fare ovulare queste pazienti. Quindi i rapporti sessuali mirati con l’induzione dell’ovulazione sono spesso la terapia decisiva e più veloce per fare rimanere incinta queste pazienti. In questi casi viene usato spesso anche l’inositolo.
Questo integratore riesce solo raramente a ripristinare una normale funzione ovarica. E questo solo con somministrazioni estremamente prolungate di mesi e mesi. Può quindi essere d’aiuto alla nostra induzione dell’ovulazione, ma raramente riesce a risolvere il problema da solo. Noi quindi, a volte, lo utilizziamo in associazione i nostri farmaci per rendere un po’ più “facile” l’induzione dell’ovulazione. Ma sono i nostri farmaci (l’FSH-LH, cioè le gonadotropine) i veri induttori diretti dell’ovulazione.
Infezioni che impediscono la gravidanza
Qualsiasi infezione pelvica, che sia un appendicite, una infezione pelvica che interessa le tube (chiamata PID), una qualsiasi peritonite, una qualsiasi chirurgia addominale, potrebbe aver alterato il rapporto tra le ovaie e le tube. Le tube potrebbero anche risultare aperte ai nostri esami, ma non è detto che siano funzionanti. C’è una differenza cioè tra la tuba che risulta aperta al nostro liquido, che viene iniettato sotto pressione quando facciamo il controllo delle tube (HYCOSY), e gli spermatozoi che invece devono trovare da loro, e con l’aiuto delle contrazioni tubariche, la via giusta per l’ovocita.
Quindi, anche se il nostro liquido passa regolarmente non è detto che le tube riescano a spostare gli spermatozoi verso l’ovocita né, viceversa, riescano a portare l’embrione verso utero (per questo le infezioni potrebbero causare gravidanze extrauterine tubariche).
Le infezioni pelviche, solitamente causate da Escherichia Coli, Ureaplasma oppure clamidia, sono quindi una causa frequente di infertilità (attenzione, la candida non può risalire verso le tube, quindi NON è causa di sterilità tubarica).
Le infezioni pelviche sono comunque una causa che è facilmente risolvibile con le tecniche di fecondazione in vitro (FIVET/ICSI), in quanto questa tecnica “scavalca” la tuba e può essere tranquillamente usata anche in assenza delle tube. Le tecniche di fecondazione in provetta, inoltre, hanno il vantaggio di ridurre le possibilità di gravidanza extrauterina che in questi casi invece sono abbastanza frequenti, in quanto trasferiscono un embrione direttamente all’interno dell’utero, non passando per le tube.
Consigli per rimanere incinta
Ogni coppia vorrebbe poter concepire giustamente la propria gravidanza “a casa”. Ma la gravidanza dovrebbe arrivare spontaneamente entro un anno dalla sospensione di qualsiasi metodo contraccettivo. Se si riesce ad avere rapporti sessuali ogni tre giorni (un giorno sì e due giorni no) voi “coprite” sicuramente il periodo dell’ovulazione. Quindi non vale neppure la pena di spendere soldi e tempo con i test di ovulazione (test di LH). Ricordate quindi queste semplici regole:
Se una donna ha un ciclo che va tra i 23 e i 40 giorni è con ogni probabilità ovulatoria, non occorre fare esami specifici
Cercate di avere rapporti un giorno sì e due no. Così avrete di sicuro rapporti nel periodi dell’ovulazione, in qualsiasi momento arrivi
Non occorrono “posizioni fantasiose”. Il liquido seminale che fuoriesce dalla vagina dopo il rapporto sessuale e composto da spermatozoi immobili. Quelli mobili stanno già “correndo” verso le tube
Se proprio volete “puntare” all’ovulazione sappiate che questa avviene al 14 giorno del ciclo per chi ha un ciclo di 28 giorni. Al 16 per chi ha un ciclo di 30 e così via. Attenzione che “mirare” il rapporto crea molto stress, soprattutto nel partner maschile, che spesso dopo qualche mese comincia ad avere problemi di erezione. Pensate non solo ad avere un bambino ma anche a preservare voi stessi!
Se siete una coppia giovane (la donna con meno di 35 anni) potete provare per un anno ad avere un bambino, prima di rivolgervi ad un Centro di PMA. Oltre i 35 anni si consigliano al massimo 6 mesi prima di rivolgersi ad un Centro.
Rivolgetevi prima se:
Per la donna: avete cicli molto irregolari, avete fatto chirurgia pelvica, siete malate di endometriosi, la mamma è andata in menopausa giovane, siete forti fumatrici. Potete leggere la nostra guida sulla fertilità femminile per maggiori dettagli.
Per l’uomo: avete avuto ripetuti traumi al testicolo, infezioni, il testicolo che “non scendeva” quando eravate bambini, avete problemi di erezione/eiaculazione. Potete leggere la nostra guida sull’aumento della fertilità maschile per maggiori dettagli.
NON E’ LO STRESS. A meno che lo stress non blocchi i cicli mestruali lo stress non è una causa di infertilità. Fine
Quanto influisce il peso nella gravidanza?
Un organismo sano e “in forma” si riproduce meglio. E’ chiaro, quindi, che avere un peso normale aiuta decisamente le vostre possibilità di gravidanza. Se siete in sovrappeso, ogni chilo di peso che perdete fa aumentare le vostre possibilità di gravidanza.
Bisogna però dire che il sovrappeso da solo è raramente causa di infertilità. Spesso si accompagna a disordini ovulatori (tipicamente l’ovaio policistico) e glicemici. Gli estrogeni prodotti dal tessuto grasso interferiscono con la funzione ovulatoria e quindi la loro riduzione spesso normalizza l’ovulazione. Bisogna però tener conto di altri fattori. C’è anche un problema maschile? Che età avete?
Perché le cause di infertilità spesso si associano e non è neppure sensato attendere una diminuzione del peso di una donna per due anni, se questa va dai 40 ai 42 anni. Ogni strategia medica va ragionata e personalizzata. Non esiste “La soluzione”, esiste “La soluzione migliore per quella coppia”
Salve..io ho cercato un bimbo nel 2018 sono rimasta subito incinta di 2 gemelli ma a l’ottava settimana si è interrotta…dopo 4 mesi ho riprovato e sono rimasta subito incinta ma al 2 mese si è interrotta x trisomania 18 quindi nell’ di un anno ho fatto 2 raschiamenti ,ho 42 anni in salute…peso norma a maggio del 2019 e la data dell’ ultimo raschiamento..ora è da maggio di quest’anno che cerco ,siamo ad agosto ma nulla…ho fatto transvaginale a maggio 2020 tutto risulta ok tranne un fibroma di 6 cm sottosieroso,ma che avevo anche nell’ 2 precedenti gravidanze..la mia domanda è: come mai prima sono rimasta subito incinta e ora faccio fatica??
Cara Signora, non è facile rispondere senza visitarla e studiare bene la sua situazione. Potrebbe esserci un fattore endometriale (per esempio una endometrite) che, infiammando la parete dell’utero, dopo i raschiamenti, impedisce o interferisce con l’instaurarsi di una gravidanza. L’altra componente è l’età. A 42 anni la frequenza di gravidanza diminuisce sempre più. Il mio consiglio è di effettuare quindi una isteroscopia e un dosaggio di AMH per valutare la riserva ovarica. Se questo valore fosse accettabile (indicativamente sopra 1 ng/mL) allora pensare di effettuare subito un ciclo di fecondazione in provetta sarebbe una buona idea. Perché con una alta risposta ovarica (per esempio 7-8 ovociti) è come se lei “accumulasse” 7-8 mesi in un mese solo. Quindi in un mese si “giocherebbe” 7-8 mesi. E aumenterebbe così le sue chance. Perché a questa età ogni mese è prezioso…..
Buongiorno, sto cercando una gravidanza il mio ginecologo mi ha prescritto una cura di clomid e progynova e ogni mese faccio il monitoraggio e nel giorno dell’ ovulazione mi deposita con la coppetta il liquido del mio compagno.
Dopo tre mesi di cura non sono ancora riuscita a rimanere incinta quando mi devo preoccupare?
La ringrazio
Cara Isabella, non conosco la tua età né la tua storia. Non so come’è l’esame seminale, né la funzionalità tubarica. Per cui rispondo solo in senso generale. Indicativamente direi al massimo sei mesi. Perché 6 sono al massimo i tentativi di somministrazione del clomid consigliati, non oltre
Buon giorno ho 36 anni e da 5 messi che cerco di rimanere incinta ma nulla ho fatto tutti accertamenti e de tutto ok vorei solo sapere per che
Gentile signora, lei non deve cercare la.causa ma la soluzione. Evidentemente un problema c’è, ma i nostri esami non riescono a trovarlo. Il mio consiglio è di non perdere tempo a fare esami che sono comunque imprecisi, ma di procedere con tecniche di PMA avanzate (come la fivet ICSI) che assicurano una buona/discreta percentuale di successo. Tanto anche se trovasse il problema cosa farebbe? Una tecnica di PMA. Quindi non perda tempo a fare esami ma faccia una terapia di PMA. Un abbraccio, in bocca al lupo.
Dr. Pastorella
Ciao, ho 40 anni…da qualche anno proviamo a concepire un bambino, prima in autonomia e dopo un anno ci siamo rivolti ad un centro, gli esami prescritti erano tutti perfetti (mio livello di AMH 5.2)tant’è che ci hanno suggerito un primo tentativo di Intrauterina, fallito ovviamente. Sono seguiti tre tentativi di icsi (più tanti altri esami tutti regolari), tutti falliti. È demoralizzante, sembra che sia un’infertilità sine causa
Cara Manuela, le infertilità sine causa sono molto frequenti. E, sinceramente, anche quando c’è la causa non siamo mai sicuri che la vera causa sia quella (né che sia la unica causa presente…).
Quindi quello su cui si deve lavorare è come mai le tre ICSI non sono funzionate, cercando di riprendere il ragionamento dall’inizio. Analizzando quindi la frammentazione degli spermatozoi, la presenza di eventuale endometrite, un possibile effetto endometriale degli ormoni, transfer su ciclo naturale, il microbioma endometriale ecc…
Salve, ho 35 anni. Ho una bambina di 8 anni. Da ormai tre anni stiamo cercando di avere una seconda gravidanza. Ho fatto vari esami, incluso quello delle tuba, mio marito pure l’esame dello spermiogramma (lui ha 39 anni) …. tutto è nella norma, o perlomeno sembrerebbe che tutto sia a posto. Ma comunque non riusciamo ad avere una gravidanza. Come è possibile, cosa mi consiglia? Grazie
Cara Michela, la risposta è molto semplice. Con 3 anni di infertilità secondaria, avendo voi già avuto un bambino, evidentemente si è instaurato un problema che i nostri esami non riescono a vedere. Il fatto che non lo vedano non vuol dire che non esista, essendo appunto un infertilità presente da 3 anni. Quindi il mio consiglio è di ricorrere immediatamente, visto che sei giovane, ad una tecnica di fecondazione assistita. Non dovete concentrarvi sul cercare la causa perché evidentemente la causa c’è, anche se non riesce ad essere vista dai nostri esami. Sfrutta il fattore della tua età, ancora giovane, perché a quest’età le possibilità di gravidanza, specialmente una persona che ha già avuto figli, probabilmente sono al 50% se non di più