Se ti stai avvicinando alle tecniche di PMA ti sarai sicuramente chiesto/a se sia meglio la FIVET o ICSI. Rivediamo un attimo la differenza tra le due tecniche per capire effettivamente quale sia più adatta.
Nella FIVET gli spermatozoi vengono “messi a contatto” con l’ovocita e l’entrata dello spermatozoo che lo feconderà è quindi “naturale”. Richiede quindi un numero adeguato di spermatozoi con motilità e morfologia regolari.
Nella ICSI il biologo sceglie lo spermatozoo, tra quelli morfologicamente migliori, e lo inietta con un microago all’interno dell’ovocita, forzandone l’entrata. Questa tecnica può quindi essere effettuata anche con pochissimi spermatozoi.
In questi anni però si è sviluppata la tendenza ad un uso estensivo della ICSI anche nei casi nei quali non vi sia una indicazione precisa (quindi anche, per esempio, in casi di seminale “normale” o solo lievemente alterato). Questo per “essere sicuri che almeno lo spermatozoo entri nell’ovocita”.
In realtà, però, i dati scientifici ci mostrano che la ICSI routinaria, cioè senza una indicazione maschile, non aumenta le gravidanze. Infatti l’ESHRE, la Società Europea di Riproduzione umana ed Embriologia, così come la HFEA, la Human Fertilization & Embriology Authority, invitano a NON usare routinariamente la ICSI, ma riservarla ai casi di fattore maschile grave e di precedenti fallimenti di fertilizzazione in FIVET.
Qual è la differenza tra la FIVET e la ICSI?
Fivet e ICSI sono tecniche di laboratorio che prevedono entrambe l’aspirazione degli ovociti dai follicoli. Quindi la terapia che deve essere effettuata dalla paziente e il prelievo degli ovociti sono assolutamente uguali nelle due tecniche. E’ una decisione che si prende “in laboratorio” dopo il pickup.
La FIVET consiste nel mettere gli spermatozoi vicino all’ovocita e lasciare che uno di questi lo fecondi naturalmente. Questa tecnica può essere utilizzata quando gli spermatozoi sono il numero adeguato e con motilità adeguata (indicativamente almeno 15 milioni/ml con motilità almeno del 30% sul seme “di partenza”. In realtà un valore molto importante è la motilità sopra il 90% dopo trattamento)
La ICSI prevede che si selezioni uno spermatozoo e che questo venga iniettato all’interno dell’ovocita forzandone la fecondazione. Questa tecnica invece viene usata quando gli spermatozoi sono in numero molto esiguo e la loro motilità molto ridotta.
A prima vista sembrerebbe che la ICSI fosse la tecnica più sicura, perché comunque assicura l’ ”entrata” dello spermatozoo nell’ovocita. Ma in realtà la questione non è così semplice…
Quindi è meglio la FIVET o la ICSI?
Vantaggi della tecnica FIVET:
Riproduce più fedelmente della ICSI quello che probabilmente avviene in natura, nella tuba.
Permette l’entrata dello spermatozoo in modo molto naturale, senza dover creare un microtrauma sulla parete ovocitaria (la microiniezione della ICSI)
Lascia che lo spermatozoo che feconda l’ovocita sia “selezionato dalla natura”. Non sappiamo però ancora con sicurezza se questo processo di selezione sia migliore di quello che facciamo noi con la ICSI.
Poiché spermatozoi e ovociti rimangono in contatto a lungo, gli ovociti lievemente immaturi potrebbero svilupparsi ed essere fecondati anche molte ore dopo il pickup
Vantaggi della tecnica ICSI:
E’ l’unica tecnica che ci può dare una gravidanza quando il danno seminale è grave o quando gli spermatozoi devono essere recuperati direttamente dal testicolo e non dall’eiaculato
Ci assicura che se esiste un problema per cui lo spermatozoo non riesce a “superare” la parete dell’ovocita, questo viene superato micro-iniettando lo spermatozoo al di là della parete stessa.
È l’unica tecnica che fecondi gli ovociti se si utilizzano ovociti decongelati
E quindi chiaro che in alcuni casi la scelta della ICSI è una scelta opportuna, e obbligata, che ha rivoluzionato il mondo della procreazione assistita, permettendo fecondazione con liquidi seminali molto molto danneggiati. E’ anche vero che nei casi di quali applicabile, la FIVET rimane una tecnica efficace e ad altissimo risultato. A nostro parere quindi non è indicato l’utilizzo della ICSI di routine ma solo in casi specifici.
La tecnica più opportuna andrà quindi scelta a seconda della situazione clinica della coppia (hanno già fatto cicli di PMA, come è andata la fertilizzazione? Quanti ovociti abbiamo a disposizione? Qual’è il loro grado di maturazione? Com’è la motilità del seminale al giorno del pick-up?).
E quanti tentativi dovremo effettuare? In merito abbiamo scritto un altro articolo dove puoi scoprire le percentuali di successo al primo tentativo di FIVET e ICSI.
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