Che le procedure di PMA siano altamente stressanti non vi è dubbio. Capisco bene cosa voglia dire stare sedute in sala d’attesa a veder uscire, una dopo l’altra, le altre pazienti tristi, oppure col sorriso, dopo l’ecografia. E l’attesa del test di gravidanza… quei lunghissimi 9 giorni in attesa del test.
Ma tutto questo, per quanto emotivamente pesante, può avere influenza sul risultato?
Lo stress può essere dannoso per la PMA?
Per quanto lo stress emotivo della PMA sia una delle maggiori cause di abbandono dei trattamenti (mentre il ripetere i trattamenti sarebbe una delle poche cose da fare per aumentare le chance) bisogna essere lucidi e cercare di analizzare le cose con calma.
Per quanto riguarda la fertilità naturale, lo stress può influenzare l’impianto inibendo l’ovulazione. Infatti i forti e prolungati stress, come per esempio nelle atlete agonistiche, o nelle ballerine professioniste, associati a profondi cali del peso corporeo (come nelle anoressie) possono causare infertilità perché in queste pazienti viene bloccata l’ovulazione.
Quindi lo stress interviene solamente se vi è un blocco dell’ovulazione, e quindi un’amenorrea, cioè le mancate mestruazioni. Se una persona è “stressata” ma ha un ciclo regolare (tra i 25 e i 40 giorni) è con ogni probabilità una paziente ovulatoria e quindi lo stress non influenza la sua fertilità. E come questo “stress” inibisce l’ovulazione? Sostanzialmente una zona del cervello (l’ipotalamo) viene inibita e non produce il GnRH, un ormone necessario perchè un’altra zona del cervello (l’ipofisi) produca FSH e LH, gli ormoni necessari a indurre l’ovulazione.
Nella fase PRE PICKUP noi stiamo cercando di indurre una “super” ovulazione, cioè produrre più follicoli (e quindi ovociti) di quanto voi non ne prepariate in un mese. E questo viene fatto iniettando FSH ed LH, gli ormoni dell’ovulazione. La risposta ovarica dipenderà da molti fattori (età, dosaggio ormone antimulleriano, pregressi interventi sulle ovaie ecc..) ma, come potete capire, non dipenderà dal vostro stress, visto che FSH e LH sono somministrati dall’esterno.
Se le ovaie risponderanno dipenderà quindi dai nostri farmaci (e da tanti altri fattori), ma non certo dal vostro stress. Nessuno studio ha mai evidenziato una risposta ovarica diversa tra pazienti più o meno stressate. Che voi siate tranquille o meno, quindi, non vi sarà alcuna vostra influenza sull’esito della stimolazione.
Nella fase di TRANSFER dovete invece ricordare questo: quando, in natura, un embrione arriva in utero, cioè dopo 4-5 giorni dal rapporto sessuale e dal concepimento, la paziente non sa cosa sta avvenendo e sta avendo una vita del tutto normale. È quindi normale che la paziente, per esempio, guidi una macchina, prenda un aereo, vada in treno, faccia attività fisica in palestra prenda la bicicletta, o faccia l’amore. È normale che beva un paio di caffè al giorno o un bicchiere di vino ai pasti. Tutte queste attività non hanno una funzione contraccettiva.
Le pazienti rimangono incinta tranquillamente anche se sono istruttrici di ginnastica, se fanno all’amore tutte le sere, se sono hostess o lavorano nei treni di Trenitalia 🙂
Tutte le società, in ogni momento dei loro sviluppo, sono convinte di essere nella fase di maggior stress possibile… Ma pensiamo a quale era la qualità della vita 100-200 o 1000 anni fa e capiremo come l’attecchimento dell’embrione nell’utero sia un fenomeno del tutto slegato allo stress che la persona subisce… Pensiamo, per esempio, alle gravidanze che accadono dopo violenza sessuale, quindi dopo un evento altamente drammatico e sconvolgente, e che pure non inibisce l’impianto dell’embrione stesso.
È quindi chiaro che dobbiamo accettare che alcune situazioni, in questo caso l’impianto dell’embrione in utero, non dipendono dai nostri comportamenti. Se volete un articolo a riguardo leggete: The impact of disturbances in natural conception cycles.
Cinque modi per evitare lo stress prima e dopo una fecondazione assistita
Ricordatevi che:
- Lo stress che provate è fisiologico e normale. Chi non sarebbe stressato durante una procedura così intensa emotivamente come quella della PMA? È un fenomeno naturale, che va accettato e non rifiutato. Tanto non è che “potete non pesarci”… È naturale pensarci e accettate questo come una sfortunata fase della vostra vita. Dalla quale però può nascere una delle cose più belle che proverete in tutta la vostra vita (e ve lo dico da genitore).
- Lo stress che avete non influenzerà il risultato. L’esito di come andrà questa PMA dipende da fenomeni che non sono sotto il vostro controllo, come le interazioni biochimiche tra endometrio ed embrione, la genetica dell’embrione, la qualità dei suoi sistemi energetici, la struttura endometriale ecc…
- Non caricate sui vostri comportamenti l’esito di questa PMA (“se fossi stata a riposo a letto l’embrione avrebbe attecchito”, “se non avessi preso quello spavento”, “se il cane non mi fosse saltato sulla pancia”). Nulla di questo è un metodo contraccettivo, cioè nulla di questo è in grado di evitare una gravidanza non desiderata (non è che se una donna prende paura non rimane incinta). Quindi non è in grado di influenzare, nel bene o nel male, una gravidanza desideratissima.
- Anche se tutte le vostre amiche sono incinte e voi no, voi state facendo di tutto per avere un bambino, state usando le tecnologie più avanzate al mondo. I professionisti della PMA studiano questi problemi per tutta la loro vita. Stanno facendo tutto il possibile per voi. Se andrà male, perché purtroppo questo potrebbe succedere, sapete che avete fatto tutto quello che era possibile fare non avrete rimpianti… Voi ce l’avete messa tutta. Non potrete rimpiangere nulla. Alcune cose sono fuori dal vostro controllo (come dal nostro…). Bisogna essere fatalisti, perché bisogna sapere quali sono i nostri desideri e anche inostri limiti.
- E di solito c’è sempre un “PIANO B”. Abbiamo moltissime tecniche di PMA. Parlate sempre con il vostro Centro per sapere se ci sono soluzioni alternative.
Per farlo, potete contattarci in modo gratuito e richiedere una prima visita presso il nostro centro di fecondazione assistita. Vi aspettiamo :)
Buonasera dottore. Ho fatto un transfer ieri di una blasto in 5 giornata. La mia terapia è deltacortene da 5mg, cardioaspirina, fertifol, due ovuli di progynova e una iniezione di Pleyris da ieri sera. La terapia iniziale ha subìto delle variazioni in quanto il mio tsh (Hashimoto) si è sballottato con il Progynova, che mi hanno tolto, e mi hanno tolto anche un ovulo di PROGEFFIK (erano 3 all’inizio)…alzando un po’ il Tirosint il tsh aveva prontamente iniziato la sua discesa passando da quasi 6 a 4…stamattina ho dosato di nuovo tsh e ft4 ma il primo si è innalzato di nuovo con il Pleyris arrivando a 6,9, mentre il ft4 è nei range.
Risultato: aumento da domani di Tirosint da 150 a 175 per tre giorni d’accordo con il mio endocrinologo….avrò un aborto sicuro vero?
Grazie per il suo tempo.
No di certo! Il TSH forse (forse!) ha importanza sull’impianto embrionario o sull’abortività precoce. Ma i dati non sono assolutamente chiari e io non sono assolutamente convinto che sia così importante in questa fase del concepimento. Che il TSH si alteri durante l’assunzione di ormoni sessuali è normale e succede anche nelle pazienti con TSH normale. Quindi è un fenomeno che avviene sempre… è che non sempre viene dosato. In conclusione non penso certo che un’alterazione del TSH di questo tipo possa essere fondamentale sull’esito immediato della gravidanza.
Ovuli di PROGEFFIK ho sbagliato scusi
Buongiorno io avrei bisogno di un po d informazione io sono un cura pma e arriva a fare il pick-up ovociti e problema che poi dopo embrioni vanno per 24 30 ore e basta nn arrivo all trasfer….
Gentile Signora, le cause possono essere molteplici. È impossibile rispondere senza sapere quante volte si è verificato, con quale tecnica (FIVET o ICSI), com’era il seminale del partner, qual è la sua età ecc …