AMH basso? È un problema?

Written by Dr. Pastorella
2 Aprile 2021

Mettiamo caso che vi siate appena sottoposte ad un esame AMH, il test per l’ormone antimulleriano, e che i valori risultanti siano bassi. Che significato ha? Cosa vuol dire in pratica? Un AMH basso può interagire sulla gravidanza e sulla vostra fertilità?

AMH basso

Ormone AMH basso: quello che devi sapere

L’ormone antimulleriano, detto anche AMH, è un ormone che viene prodotto da piccoli follicoli presenti a livello delle ovaie. Questi piccoli follicoli (in linea di massima dai 3 ai 10 mm di diametro) sono in rapporto con la riserva ovarica. 

Quindi l’AMH è un indicatore della riserva ovarica

E la riserva ovarica è la quantità di ovociti che sono contenuti all’interno delle vostre ovaie.

Nell’ ovulazione naturale e spontanea, ogni mese una donna “richiama” dalla sua riserva una parte di questi ovociti: una parte ne consuma, cioè li distrugge, e uno solo lo porta in ovulazione. La quantità degli ovociti “richiamati” dipende principalmente dall’età (per esempio 10 ovociti all’età di 30 anni, 8 all’età di 35 anni, 4 ovociti all’età di 40 e così via).

Stimolazione ovarica e amh dal valore basso

Quando noi effettuiamo una stimolazione ovarica cerchiamo di interferire su questo meccanismo di selezione richiamando quindi ovociti che la donna nel ciclo spontaneo distruggerebbe (in termini tecnici si chiama atresia).

L’esito della nostra stimolazione dipende dalla riserva ovarica: se quella paziente ha una buona riserva ovarica avrebbe distrutto più ovociti, ma vuol dire anche che se noi interferiamo con i nostri farmaci riusciremo a recuperare più ovociti. Se una paziente ha un’età più avanzata, avrebbe richiamato meno ovociti e quando interferiamo in questo meccanismo otterremo comunque meno ovociti.

In alcuni casi la riserva ovarica non correla con l’età della donna. Ci sono persone giovani che hanno comunque una riserva ovarica bassa. È importante sottolineare che questo non interferisce con la fertilità naturale di queste pazienti, che possono rimanere incinte spontaneamente quanto le pazienti con riserva ovarica alta. Cioè non è causa di infertilità.

Il problema di queste pazienti è che se dovessero accedere ad un trattamento di PMA avranno una risposta ovarica minore rispetto a quella che potremmo aspettarci alla loro età.

Quando si studiano queste pazienti bisogna, però, tenere conto di alcuni parametri:

  1. La qualità dell’ovocita è legata all’età della paziente. Una persona giovane, con AMH basso, produce sicuramente meno ovociti di quello che potrebbe produrre, ma qualitativamente buoni (proprio perché è giovane).
  2. Una paziente di età avanzata, ma con una AMH alto, produrrà ovociti qualitativamente un po’ più scarsi, ma, se ne produce abbastanza, potrebbe supplire col numero alla qualità. Quindi potrebbe avere, nonostante l’età, buone chance di gravidanza.

 

Cosa fare quindi se si ha un AMH basso? 

  1. indagare immediatamente gli altri fattori di infertilità. Perché se, per capirci, le tube sono regolari e non vi è un fattore maschile, si può provare ad avere un bambino in modo naturale per un certo periodo, a mio parere non più di 6 mesi. 
  2. Se, invece, fosse presente un ulteriore problema alla vostra fertilità, oppure fossero passati più di 6 mesi, bisogna immediatamente attivare un percorso di PMA, magari ricorrendo ad una fecondazione in vitro. Questo perché il tempo non farebbe altro che peggiorare progressivamente l’AMH.

Conclusione

L’AMH non ha particolare importanza sulla fertilità naturale. È invece un marcatore fondamentale per studiare la migliore strategia di procreazione assistita.

Quando si ha un AMH basso bisogna muoversi molto velocemente. Cercare un bambino per via naturale può essere ragionevole solo in un periodo molto breve, perché un AMH basso andrà negli anni progressivamente abbassandosi sempre più riducendo quindi le chance di gravidanza anche nelle tecniche di procreazione assistita.

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Disclaimer

Il parere espresso dal dr. Pastorella è ispirato alla domanda della paziente. Viene quindi affrontato l’argomento in modo generico, non conoscendo ovviamente l’anamnesi della coppia e la situazione clinica. Le pazienti devono far riferimento, per il loro caso personale, al Centro o allo specialista che le segue. Non devono modificare spontaneamente alcuna terapia né prendere decisioni su questi generici consigli.

Commenti

18 Commenti

  1. CLaudia

    Buongiorno,

    Ho 33 anni e un AMH dosato qualche giorno fa che è risultato <0.02. e il progesterone dosato in fase luteinica di 3,90. COn questi valori ho qualche possibilità di rimanere incinta naturalmente?
    COsa dovrei fare?

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Cara Claudia, è molto difficile rispondere. Il valore del progesterone non è ovulatorio, ma dovrebbe essere correlato ad altri parametri (per esempio: il tuo cycle è regolare? In che giorno è stato,dosato? È il primo dosaggio che fai?). inoltre, la fertilità è data anche da altri parametri (per esempio: è stato fatto un seminale? Hai mai avuto patologie pelviche? Sei mai stata operata all’addome?). Veniamo poi all’AMH. È indubbiamente basso. Ma stai prendendo la pillola? È il primo dosaggio che fai? L’FSH come è? Quanto pesi? Come vedi il problema è complesso. Quindi, pur non escludendo assolutamente una gravidanza spontanea, il mio consiglio è di rivolgersi immediatamente ad un centro di Procreazione Assistita per approfondire e completare gli esami del caso.

      Rispondi
      • Deborah

        Salve ho 44 anni e un amh di 0.3 . Ho già avuto un bimbo qualche anno fa in modo naturale .ma la ricerca del secondo figlio adesso sta diventando difficoltoso e ho già avuto due aborti alla 8 settimana senza raschiamento.
        Sono cosciente che l età sia avanzata ma cosa potrebbe esser dovuto ? Questo valore di amh potrebbe impedire di avere altra gravidanza in modo naturale ?

        Rispondi
        • Dr. Pastorella

          Gentile signora, è chiaro che le cause di aborto possono essere molteplici e io, non avendo l’ha visitata, né sapendo la sua storia completa, posso solo fare delle ipotesi. Data la sua età la causa più probabile è che gli aborti siano dovuti a cause di tipo genetico, che sappiamo aumentano con l’età della donna. Le probabilità di gravidanza a 44 anni sono molto scarse, ma sono ancora presenti soprattutto perché lei è già avuto gravidanze precedenti. L’ormone antimulleriano non è significativo, in quanto ha solo un importanza per eventuali stimolazioni ovariche e serve ad indicare potenzialmente quanti ovociti si potrebbero avere. Ma, di per sé stesso, non è un marcatore che ci possa dire nei concepimenti naturali, se lei avrà o non avrà una gravidanza

          Rispondi
          • katia Sparascio

            Salve ho 39 anni , dopo aver fatto 12 cicli di chemioterapia mi ritrovo in questa situazione: amh 0.1 fsh 13.80…non c è proprio possibilità si avere una gravidanza in modo naturale?

          • Dr. Pastorella

            Gentile signora, anche con amh 0 è possibile avere una gravidanza in modo naturale. Cioè l’Amh non correla direttamente con le possibilità di gravidanza naturale. Chiaro che in questa situazione la procreazione assistita migliorerebbe la sua prognosi, perché, cure non riuscendo a migliorare ovviamente la sua situazione, cercherebbe di ottimizzare gli ultimi ovociti rimasti nelle sue ovaie. Questo vuol dire che non è assolutamente esclusa una gravidanza naturale, ma la PMA le aumenterebbe le chance. Ovviamente questa risposta è data solo sugli elementi che lei mi fornisce, e non so altro della sua situazione e della situazione suo compagno

  2. Nora

    Buongiorno dottoressa
    Ho 37 anni con AMH 0.32 , Fsh 10.6 e Lh 5.6.
    Come la vede la mia situazione? Che possibilità ho di concepire naturalmente sapendo che mio marito non ha alcun problema? Grazie

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Cara Nora, l’AMH basso NON CORRELA con le possibilità di gravidanza spontanea. Però correla con quelle da PMA, nel senso che un AMH basso vuol dire meno ovociti recuperati che vogliono dire un po’ meno chance di gravidanza…. Quindi è assolutamente possibile un vostro concepimento per vie naturali (per lo meno per l’AMH, perchè poi le cause di infertilità sono tante…) ma il consiglio è di rivolgersi prima possibile ad un Centro di PMA. Questo per ottimizzare la situazione. Se avete fatto un dosaggio dell’AMH immagino che stiate cercando un bambino da abbastanza tempo e a 37 anni la qualità ovocitaria è buona. Non bisogna perdere tempo perchè a questa età le chance con la PMA, nonostante l’AMH basso, sono ancora molte….

      Rispondi
  3. Veronica

    Salve dottoressa.
    Stiamo ricercando una gravidanza da 15 mesi senza successo, mai avuto un positivo. Ho 35 anni fatti a gennaio, lui quasi 40, il seme è più che ok, le mie analisi anche, fsh al terzo giorno a 12.1 amh 2.2pmol (dovrebbe essere 0.30ng) ovulare ovulo tutti i mesi e sono regolare, mai avuto un ritardo, ho fatto recentemente una eco 3D al 7 giorno (ho già iniziato il percorso pma dovrei iniziare entro settembre) e mi è stata riscontrata una ciste endometriale all’ovaio sinistro asintomatica e solo 4 follicoli 2 per parte. Non sono follicoli basali, e so di essere pochi. Volevo sapere se pensa che un percorso di pma possa aiutarci o meno. Noi le abbiamo davvero provate tutte, dagli stick a monitorare l’ovulazione ma nulla accade. Non so se le mie tube sono aperte, devo ancora fare l’esame, ma l’utero sembra ok dalla eco 3D ovaia destra pure. Pensa che ci sia una cattiva qualità dietro? Grazie mille

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Gentile Veronica, il fatto che siano presenti delle cisti endometriosiche potrebbe spiegare il perché di una bassa riserva ovarica a 35 anni. L’endometriosi causa spesso problemi di tipo meccanico, quindi uno spostamento delle tube rispetto alle ovaie, e quindi la difficoltà dell’ovocita a cadere all’interno della tuba stessa (e quindi di essere “trovato” dagli spermatozoi). Io penso che dopo 15 mesi di tentativi voi dovreste ricorrere immediatamente una PMA di secondo livello. La qualità ovocitaria dovrebbe essere corrispondente ai tuoi 35 anni, quindi una buona qualità, non vedrei lì il problema. Chiaro che la riserva ovarica è molto in difficoltà e quindi dovete cercare di stringere il più possibile i tempi. È per questo che vi consiglierei una tecnica di procreazione di secondo livello, che “salta” le tube e fa sicuramente incontrare spermatozoi e ovocita, da fare velocemente…

      Rispondi
      • Veronica

        Salve dottoressa. La ringrazio per la risposta preciso però che non soffro di endometriosi, non so se questo sia rilevante. Ad ogni modo si, siamo già in lista per IVF (vivo all’estero) non so se faranno appunto fivet o icsi ma quello spetta a loro, in teoria entro 3 o 4 mesi dovremmo iniziare, purtroppo privatamente non possiamo permettercelo per tanto siamo legati ai tempi di attesa del servizio nazionale che nel mio caso sono appunto 3 o 4 mesi nella speranza poi di poter iniziare il prima possibile. Grazie mille per la risposta un po mi ha rincuorata

        Rispondi
  4. Veronica

    Dottoressa, mi spiace disturbarla nuovamente, ma avrei bisogno di un parere esterno. Il dottore che mi sta seguendo al momento oggi ha chiamato dicendo che, parlando con l’equipe che segue il nostro caso, hanno deciso che la miglior soluzione è asportare la ciste prima di iniziare con IVF (conferma che la misura effettiva è di 5.8cm). Lei pensa sia la decisione migliore considerando la mia bassa riserva con la alta probabilità che diminuirà ulteriormente? Non so davvero quale sia la miglior soluzione, ho passato le ultime ore a leggere e rileggere ma personalmente la trovo una situazione senza uscita. La ringrazio ancora per il suo tempo.

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Gentile Veronica, se il tuo medico ha preso questa decisione, valutando ovviamente anche il problema della riserva ovarica, il mio parere è che tu debba assolutamente seguire il suo parere. Probabilmente la cisti è così grande che è impossibile stimolarti per una FIVET, e quindi non c’è altra soluzione che toglierla prima dell’induzione. Immagino che il ragionamento sia questo. Oppure che la cisti sia in aumento e quindi è giusto essere prudenti e andare a controllarla istologicamente. In ogni caso la decisione del tuo medico, che conosce il tuo caso, è assolutamente la decisione da seguire.

      Rispondi
      • Veronica

        Grazie mille dottoressa

        Rispondi
  5. Bice

    Buongiorno dottoressa. Ho 34 anni, a seguito di una visita endocrinologica il medico mi ha consigliato di effettuare il test amh. Ho 7,05 ng/ml ed i valori di riferimento sono 31-35anni 0,07-7,35.
    Nel referto c’è un asterisco come se fossero sballati, e l’endocrinologo mi ha detto “sono un po’ bassi”. Può spiegarmi meglio? Grazie mille

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Gentile signora, immagino che il valore di Amh sia in pmol, non il ng. Se fosse il nanogrammi sarebbe un valore perfettamente normale, anzi indicativo di una policistosi ovarica. Se, come immagino, il valore in pmol è in effetti un po’ più basso di quello che normalmente dovrebbe essere la sua età. Questo non vuol dire che lei ha meno chance di concepire un bambino, perché la possibilità di gravidanza dipende da moltissimi fattori, quindi nessuno esclude un concepimento spontaneo. Indica solo che deve cercare una gravidanza molto velocemente e, se non venisse, rivolgersi ad un centro di procreazione assistita. Questo perché, avendo una riserva ovarica un po’ più bassa, ha una fertilità che comincerà a ridursi,
      anzi ha già cominciato a ridursi, prima del tempo e quindi è importante che lei concepisca il prima possibile, non avendo così tanto “tempo davanti” quanto le avrebbe una persona con un AMH normale

      Rispondi
  6. diaNa

    buongiorno dott. Pastorella,
    un chiarimento: se i follicoli antrali sono n, con la stimolazione ormonale è possibile produrre più degli n follicoli antrali o il numero massimo sarà sempre n o n-x?
    grazie.

    Rispondi
    • Dr. Pastorella

      Diana, i follicoli nella donna seguono delle ondate (“wave”) che possono essere 2 o 3 in un mese. I follicoli antrali sono solo un momento nel quale noi vediamo questa wave. Quindi non sono indicativi del numero degli ovociti che recupereremo (nè del numero di follicoli) se non in senso indiretto. Se io vedo tre follicoli antrali a inizio ciclo quella paziente ha buone possibilità che nessuno di questi cresca. Non si può escludere però che se io alla stimolazione intercetto una wave lievemente più alta non possa avere 4 follicoli che crescono. Quindi sono un marcatore di riserva ovarica ma non un numero che mi possa predirre il numero di follicoli che cresceranno (nè tantomeno gli ovociti che recuperererò).

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Il parere espresso dal dr. Pastorella è ispirato alla domanda della paziente.
Viene quindi affrontato l’argomento in modo generico, non conoscendo ovviamente l’anamnesi della coppia e la situazione clinica.
Le pazienti devono far riferimento, per il loro caso personale, al Centro o allo specialista che le segue.
Non devono modificare spontaneamente alcuna terapia né prendere decisioni su questi generici consigli.